Donne e Rifondazione. Considerazioni inattuali per il testo di tesi di un congresso di donne

Per un momento il seminario è tentato di diventare un’articolazione femminista di Rifondazione Comunista e titolo e sottotitolo esprimono l’intenzione. Per fortuna il partito si rivela ancora una volta una struttura escludente. I suoi apparati hanno uno scarso interesse per il femminismo (quando non sono addirittura ostili); ignorano la natura delle diversità che vengono ridotte, con attitudine misogina, a pure beghe femminili; sono disposti a concedere spazi solo a quelle che garantiscano sostegni alle maggioranze e ai padroni degli apparati che si alternano nelle burrascose vicende del PRC.

Fu il quaderno meno venduto e meno amato, anche perché pochi mesi dopo la sua pubblicazione l’orizzonte delle discussioni del seminario si era già spostato all’esterno del PRC.

I Quaderni Viola, n. 2
Redazione a cura di: Antonella Bruschi, Lidia Cirillo, Nadia De Mond, Matilde Montrasio, Luigia Pasi, Nedda Petroni, Rosalba Volpi.
Nuove edizioni internazionali, 1994

Indice

  • Introduzione
  • Considerazioni inattuali per il testo di tesi di un congresso di donne
  • Frammenti di discussioni su un’ipotesi teorica